lunedì 14 ottobre 2013

Road to Brazil 2014 - COSTA RICA

Scopriamo insieme le nazionali che saranno protagoniste ai Mondiali brasiliani della prossima estate, con i possibili pezzi pregiati del mercato estivo 2014. Today, focus on...Costa Rica.

IL CAMMINO - La nazionale della Costa Rica si presenta per la quarta volta alla manifestazione iridata, dopo le partecipazioni a Italia '90, Korea-Giappone 2002 e Germania 2006. Il sogno dei Ticos è quello di superare, o quantomeno eguagliare, il risultato raggiunto nel mondiale italiano: ottavi di finale dopo aver avuto la meglio di Scozia e Svezia nel girone eliminatorio. Impresa difficile, come detto, ma non impossibile: la formazione che non era riuscita a qualificarsi per il mondiale sudafricano di quattro anni fa è stata ampiamente rimaneggiata, grazie anche all'arrivo (o meglio, al ritorno) sulla panchina del colombiano Jorge Luis Pinto.
Dopo aver superato il girone 2 del gruppo CONCACAF (che ricomprende nord America, centro America e nazioni caraibiche), alle spalle del Messico, i costaricensi hanno trovato il pass mondiale nel successivo girone, cedendo la testa della classifica solo agli Stati Uniti, anch'essi qualificati. Una grossa mano è arrivata dai 7 gol in 14 partite di Alvaro Saborio, centravanti del Real Salt Lake City. Grazie ad un ottimo cammino e crescita globale della squadra negli ultimi 4 anni, il Costa Rica è ora al 33° posto nel ranking mondiale.

LA SQUADRA - Il ct Pinto punta forte su un 4-4-2 molto mascherato, che può facilmente diventare un 5-4-1 a seconda delle necessità. Tutto questo grazie alla duttilità tattica di Bryan Ruiz, seconda punta del Fulham, abile anche ad arretrare il proprio raggio d'azione sulla trequarti. Tra i pali troviamo Keylor Navas, 26enne alla seconda annata con il Levante; mentre la difesa poggia sui tre centrali più affidabili della nazionale: Oscar Duarte (Club Bruges), Michael Umana (Deportivo Saprissa, 74 presenze con la Tri all'attivo) e Geancarlo Gonzalez (Valerenga). I terzini titolari sono Cristian Gamboa (Rosenborg, 23 anni e già 20 presenze in nazionale), sul settore destro e Junior Diaz (30enne in forza al Magonza), sulla fascia sinistra.
Centrocampo di grande quantità e qualità. Nel primo gruppo, obbligatoriamente da ricomprendere José Miguel Cubero, mediano di sostanza in forza all'Herediano, club della Costa Rica, a cui si alterna il giovane classe 1992, Yeltsin Tejeda, del Deportivo Saprissa. Sui settori laterali, spesso con licenza di offendere e agire da attaccanti aggiunti in un ipotetico tridente, Christian Bolanos (29 anni, Copenaghen), Bryan Ruiz (Fulham) e Bryan Oviedo (Everton). Sulla trequarti, spazio alla genialità di Michael Barrantes, centrocampista offensivo dei norvegesi dell'Aalesunds o alla duttilità di Celso Borges (Aik Solna), costaricense con passaporto e 'numeri' brasiliani, capace di giocare anche dietro le punte.
In attacco, la punta titolarissima è Alvaro Saborio, capocannoniere della qualificazioni con 7 marcature, come già accennato. Insieme a lui, Joel Campbell, talento classe 1992 in prestito all'Olympiacos dall'Arsenal e Diego Calvo, 'scoperta' di Pinto e compagno di Gonzalez nel Valerenga.

LA STELLA - Senza dubbio, il capitano Bryan Ruiz. Forte delle sue 58 presenze in nazionale e di un'esperienza acquisita sui campi inglesi, belga e olandesi, è sicuramente il giocatore più talentuoso e carismatico della spedizione brasiliana. In carriera ha vinto molto con il Twente, in Olanda e può portare la giusta determinazione e la giusta mentalità vincente al gruppo caraibico. Pinto si aspetta da lui un Mondiale ad alti livelli; se così fosse, a 28 anni si potrebbero aprire scenari ancora più interessanti del Fulham per la seconda punta dei Ticos.


LA SORPRESA - Ne voglio nominare ben tre, una per ruolo ad esclusione della porta. In difesa occhi puntati su Cristian Gamboa: con il Rosenborg sta facendo sempre meglio, ha solo 23 anni e ancora molti margini di crescita. Con le difese (anche nei campionati più 'titolati') che si vedono, un terzino destro così potrebbe fare molto comodo ad alcune società. A centrocampo, attenzione a Bryan Oviedo: anche lui classe 1990 e poco spazio (per ora) all'Everton; se dovesse disputare un bel torneo mondiale, potrebbe ribaltare le gerarchie di Roberto Martinez o ambire a squadre più blasonate. Infine, il reparto offensivo: qui c'è da segnalare Joel Campbell. Sarà l'elemento più giovane della spedizione brasiliana, ma anche quello in cui il popolo costaricense ripone la maggior speranza per il futuro. L'Arsenal l'ha strappato al Deportivo Saprissa per 1 milione di euro quand'era ancora 18enne; ha girato in prestito tra Francia (Lorient), Spagna (Betis) e, quest'anno, Grecia (Olympiacos), in attesa che sia pronto per la Premier con la maglia dei Gunners. Il Mondiale può essere l'occasione di dimostrarlo: nonostante la giovane età, 27 presenze e 8 gol in nazionale per lui.


Joel Campbell


OBIETTIVO - Superare il girone eliminatorio. Equivarrebbe ad eguagliare lo storico risultato di Italia 1990 e i Ticos ci credono. Certo, servirà un po' di fortuna nel sorteggio dei gironi, ma la Costa Rica non sarà la squadra materasso del gruppo, avendo mostrato di saper combattere e tenere testa a squadre come Messico e Stati Uniti.

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