Alla ricerca degli under23 più
appetibili sul mercato. Oggi è il turno del Messico, con la presentazione di Iván Ochoa.
Nome: IVAN
Nome: IVAN
Cognome: OCHOA
Data di nascita: 13 agosto 1996 (17 anni)
Nazionalità: MESSICO
Squadra: Pachuca
Ruolo: ala destra
Valore: 350.000 €
Iván Ochoa nasca a Tampico, città costiera a nord-ovest del Messico, e proprio nell'agglomerato urbano di 300mila abitanti muove i suoi primi passi da calciatore. Inizia a 7 anni giocando con il Tigres, formazione di una scuola di Tampico, prima di passare ad una squadra satellite del Correcaminos, dove si ferma per cinque anni. Durante un torneo nazionale con la Selezione dei migliori talenti provenienti dal Taumaulipas - uno dei 31 Stati del Messico - nel 2008, viene notato dagli scout del Pachuca, da sempre attenti alla scoperta di giovani calciatori. Ochoa decide di aggregarsi ai Tuzos e, dopo due settimane in prova, entra ufficialmente a far parte della società messicana, inserendosi nelle selezioni giovanili.
Attualmente disputa il campionato messicano under 19 con i suoi pari età, ma di tanto in tanto non disdegna la convocazione in prima squadra, con cui ha esordito il 16 gennaio di quest'anno, in una gara di Copa MX (la Coppa nazionale messicana). Ad oggi, nella stessa competizione, è sceso in campo per 4 volte - sempre subentrando dalla panchina - sotto la guida del suo tecnico, Enrique Meza.
Il momento più importante della, fin qui, breve carriera del centrocampista offensivo è stato senza dubbio il Mondiale under17 che si è tenuto negli Emirati Arabi Uniti, a novembre 2013. Ochoa è stato tra i trascinatori della squadra, portandola ad arrendersi solo con la Nigeria in finale: per lui, 7 presenze, 4 gol e un assist e la palma di terzo classificato tra i migliori giocatori del torneo iridato.
Ad aprile dello stesso anno aveva anche disputato la Coppa CONCACAF, vincendo la competizione e giocando 4 gare. Ha inoltre vestito la casacca messicana della selezione under-15.
Il pregio più evidente dal punto di vista tattico è senza dubbio la duttilità. Ochoa nasce ala destra, si disimpegna egregiamente anche sul lato opposto e gradisce giocare inoltre come prima o seconda punta: insomma, può coprire con ottimi risultati tutte le posizioni d'attacco. Nonostante questa sua vena offensiva, è un ragazzo che si sacrifica moltissimo sul campo, interpretando la fase difensiva con un'eccellente continuità. Fisico massiccio, che gli permette di recitare un ruolo da protagonista nei contrasti e intelligenza tattica, grazie alla quale 'manda' spesso in gol i suoi compagni con assist pregevoli. Ama inserisi negli spazi e tentare anche il tiro dalla media distanza, con buoni risultati. Dal punto di vista caratteriale, chi lo allena - e lo ha allenato - lo descrive come un professionista serio e dedito alla causa, molto attaccato alla famiglia. Ha ampi margini di miglioramento e potenzialità che, se allenate a dovere, possono portarlo in Europa nel giro di pochissimi anni. Il suo idolo è da sempre Zinedine Zidane.
Ad aprile dello stesso anno aveva anche disputato la Coppa CONCACAF, vincendo la competizione e giocando 4 gare. Ha inoltre vestito la casacca messicana della selezione under-15.
Il pregio più evidente dal punto di vista tattico è senza dubbio la duttilità. Ochoa nasce ala destra, si disimpegna egregiamente anche sul lato opposto e gradisce giocare inoltre come prima o seconda punta: insomma, può coprire con ottimi risultati tutte le posizioni d'attacco. Nonostante questa sua vena offensiva, è un ragazzo che si sacrifica moltissimo sul campo, interpretando la fase difensiva con un'eccellente continuità. Fisico massiccio, che gli permette di recitare un ruolo da protagonista nei contrasti e intelligenza tattica, grazie alla quale 'manda' spesso in gol i suoi compagni con assist pregevoli. Ama inserisi negli spazi e tentare anche il tiro dalla media distanza, con buoni risultati. Dal punto di vista caratteriale, chi lo allena - e lo ha allenato - lo descrive come un professionista serio e dedito alla causa, molto attaccato alla famiglia. Ha ampi margini di miglioramento e potenzialità che, se allenate a dovere, possono portarlo in Europa nel giro di pochissimi anni. Il suo idolo è da sempre Zinedine Zidane.
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