Alla ricerca degli under23 più
appetibili sul mercato. Oggi è il turno della Svezia, con la presentazione di Simon Gustafson.
Nome: SIMON
Cognome: GUSTAFSON
Data di nascita: 11 gennaio 1995 (19 anni)
Nazionalità: SVEZIA
Squadra: BK Häcken
Ruolo: centrocampista centrale
Valore: 500.000 €
Simon nasce a Mölndal e comincia a tirare i primi calci al pallone insieme al fratello gemello Samuel, preferendo la palla da calcio al dischetto da hockey, sport di gran lunga più popolare a queste latitudini. La società nella quale cresce è il Fassberg IL, con la quale esordisce anche in seconda divisione nel 2010, collezionando ben 10 partite, a soli 15 anni, senza evitare la retrocessione in terza divisione. Nel campionato del 2011 diventa titolare e gioca 18 gare, andando in gol per 4 volte e riguadagnando la cadetteria svedese.
Il 2012 è l'anno della sua consacrazione tra i confini svedesi: mette a segno 9 gol in 19 apparizioni (da centrocampista centrale!) e viene, logicamente, acquistato da un club di massima divisione, l'Häcken.
Al suo primo anno in Allsvenskan si divide tra squadra giovanile e prima squadra. Quest'ultima, guidata da Peter Gerhardsson, viene 'battezzata' il 31 marzo 2013, alla prima giornata: nella sconfitta per 3 a 0 contro l'IFK Goteborg, Gustafson sostituisce il collega ghanese Reuben Ayarna e disputa tutto il secondo tempo. A fine stagione, 29 presenze tra campionato e coppa nazionale, condite da 4 reti e 6 assist: niente male per un 18enne! A luglio 2013 calca per la prima volta il palcoscenico dell'Europa League, pareggiando per 2 a 2 in casa dello Sparta Praga. Nella stagione in corso, ha giocato 25 partite, marcato 7 reti e distribuito 6 assist, contribuendo all'attuale quinto posto in classifica dei gialloneri.
Ha giocato con le selezioni nazionali giovanili under 18 e under 19; con l'under 21, ad oggi, 1 presenza e 1 gol, nel 2 a 2 contro i pari età della Turchia nel settembre 2013.
Il contratto con l'Häcken scade il 31 dicembre 2014 e il ragazzo potrebbe già trasferirsi in un campionato più competitivo, anche se i vertici societari del club svedesi sono convinti di poterlo trattenere al nord ancora una stagione. La Fiorentina si è fatta avanti in maniera decisa, strappando già il gradimento del giocatore. Senza dubbio, uno dei migliori talenti svedesi degli ultimi anni.
Il 2012 è l'anno della sua consacrazione tra i confini svedesi: mette a segno 9 gol in 19 apparizioni (da centrocampista centrale!) e viene, logicamente, acquistato da un club di massima divisione, l'Häcken.
Al suo primo anno in Allsvenskan si divide tra squadra giovanile e prima squadra. Quest'ultima, guidata da Peter Gerhardsson, viene 'battezzata' il 31 marzo 2013, alla prima giornata: nella sconfitta per 3 a 0 contro l'IFK Goteborg, Gustafson sostituisce il collega ghanese Reuben Ayarna e disputa tutto il secondo tempo. A fine stagione, 29 presenze tra campionato e coppa nazionale, condite da 4 reti e 6 assist: niente male per un 18enne! A luglio 2013 calca per la prima volta il palcoscenico dell'Europa League, pareggiando per 2 a 2 in casa dello Sparta Praga. Nella stagione in corso, ha giocato 25 partite, marcato 7 reti e distribuito 6 assist, contribuendo all'attuale quinto posto in classifica dei gialloneri.
Ha giocato con le selezioni nazionali giovanili under 18 e under 19; con l'under 21, ad oggi, 1 presenza e 1 gol, nel 2 a 2 contro i pari età della Turchia nel settembre 2013.
Il contratto con l'Häcken scade il 31 dicembre 2014 e il ragazzo potrebbe già trasferirsi in un campionato più competitivo, anche se i vertici societari del club svedesi sono convinti di poterlo trattenere al nord ancora una stagione. La Fiorentina si è fatta avanti in maniera decisa, strappando già il gradimento del giocatore. Senza dubbio, uno dei migliori talenti svedesi degli ultimi anni.
Tipico regista di centrocampo, con spiccate doti offensive e dunque abile a disimpegnarsi come trequartista e mezzala.
Mancino naturale molto educato, ha il suo punto di forza nella quantità industriale di assist e suggerimenti che riesce a distribuire ai compagni; di tanto in tanto non disdegna il tiro e la soluzione personale, con ottimi risultati. A soli 19 anni denota una gran personalità in mezzo al campo; è da verificare in un contesto più probante. Deve migliorare la fase difensiva, ad oggi solo abbozzata. E' stato paragonato, un po' frettolosamente, al romanista Strootman e, più intelligentemente, al belga De Bruyne.
Mancino naturale molto educato, ha il suo punto di forza nella quantità industriale di assist e suggerimenti che riesce a distribuire ai compagni; di tanto in tanto non disdegna il tiro e la soluzione personale, con ottimi risultati. A soli 19 anni denota una gran personalità in mezzo al campo; è da verificare in un contesto più probante. Deve migliorare la fase difensiva, ad oggi solo abbozzata. E' stato paragonato, un po' frettolosamente, al romanista Strootman e, più intelligentemente, al belga De Bruyne.
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