venerdì 25 ottobre 2013

Road to Brazil 2014 - AUSTRALIA

Scopriamo insieme le nazionali che saranno protagoniste ai Mondiali brasiliani della prossima estate, con i possibili pezzi pregiati del mercato estivo 2014. Today, focus on...Australia.



IL CAMMINO - L'Australia si è qualificata al suo terzo mondiale consecutivo (il quarto della sua storia), grazie ai risultati ottenuti dalle qualificazioni asiatiche. Nel girone iniziale, ha avuto la meglio di Oman, Arabia Saudita e Thailandia, conquistando 15 punti in 6 incontri e accedendo al raggruppamento finale. Qui, inserita nel gruppo 2, i Socceroos si sono piazzati in seconda posizione alle spalle del Giappone, ottenendo il pass diretto per il Brasile; dietro gli australiani, Giordania (allo spareggio contro l'Uruguay), Oman e Iraq. Il miglior risultato mai raggiunto dagli australiani sono stati gli ottavi di finale a Germania 2006, dove solo un generoso rigore concesso (e poi realizzato) all'Italia a tempo ormai scaduto, non gli permise di giocarsela ai supplementari. Attualmente, la nazionale allenata da Postecoglu (da soli due giorni) si trova al 57° posto nella graduatoria mondiale.

LA SQUADRA - In carica dall'altroieri, Age Postecoglu - già selezionatore dell'Australia under 20 tra il 2001 e il 2007 - probabilmente non cambierà troppo l'assetto tattico dei Socceroos, ma ad oggi è difficile prevedere quale sarà il modulo maggiormente utilizzato dal tecnico nato in Grecia.
Holger Osieck, il precedente ct, puntava forte sul 4-2-3-1; probabilmente, a conti fatti, il modulo migliore visti gli interpreti; in alternativa sarà possibile osservare un più conservativo 4-4-1-1.
In porta, sarà difficile vedere il 41enne Schwarzer, recordman di presenze in nazionale con 103 gettoni, nonostante qualche apparizione anche recente. Postecoglu potrebbe scegliere il titolare tra Mitchell Langerak (numero 12 del Borussia Dortmund) e Mathew Ryan, estremo difensore del Bruges, entrambi con due sole presenze all'attivo.
La linea difensiva, rigorosamente a quattro, comprende i due centrali di maggior spessore: Rhys Williams (25 anni, Middlesbrough) e il capitano Lucas Neill, classe 1978 in forza ai giapponesi dell'Omiya Ardija, ma con un passato europeo tra l'Inghilterra e la Turchia. In mezzo alla difesa viene spesso schierato anche Jason Davidson, 22enne con passaporto greco dell'Heracles Almelo. I terzini titolari sono invece David Carney (29enne dei New York Red Bulls), sulla sinistra e Luke Wilkshire (32 anni, Dinamo Mosca), sulla destra. I due mediani davanti alla difesa rispondono ai nomi di James Holland, dell'Austria Vienna e Mile Jedinak, in forza al Crystal Palace. Pronto a subentrare, Mark Milligan, capitano del Melbourne Victory.
I tre trequartisti dietro le punte sono Matt McKay (Brisbane Roar), Mark Bresciano (Al-Gharafa) e, sulla destra, uno a scelta tra Dario Vidosic (Sion) e Robbie Kruse, seconda punta abile nell'agire più arretrato, attualmente al Bayer Leverkusen. Dietro le punte potrebbe trovare spazio anche il giovane talento di origine serba, Tom Rogic, del Celtic e, più spostato a sinistra, Tommy Oar (Utrecht), attualmente out per un infortunio alla schiena.
A seconda della partita, l'unica punta può essere ricoperta da Tim Cahill (New York Red Bulls), in qualità di 'falso 9'; oppure dal gigante 31enne Joshua Kennedy, in forza al Nagoya Grampus. Tra i 23 convocati del nuovo ct australiano troverà spazio senza dubbio anche Nikita Rukavytsya, centravanti ucraino naturalizzato, in prestito all'FSV Francoforte dal Magonza.

LA STELLA - Non si tratta più dell'Australia di Viduka, Kewell e Emerton, ma tanti giovani potrebbero crescere con il loro esempio. In una rosa oggettivamente mediocre, spunta il nome di Mile Jedinak, 29enne del Crystal Palace che potrebbe aiutare la squadra a fare il salto di qualità. Il mediano di origini croate ha maturato l'esperienza giusta per prendere per mano i suoi compagni in una competizione ardua come quella iridata. Dettare i tempi in mezzo al campo, decidere quando accelerare l'azione e quando 'rifiatare' sarà fondamentale nel gioco dei Socceroos. In questo senso, Mile può dare una grossa mano, dal momento che unisce piedi buoni da regista alla grinta e cattiveria agonistica del mediano d'interdizione.

LA SORPRESA - Le migliori aspettative sono riposte sul centrocampo australiano. E, in questa zona del campo, note liete potrebbero giungere da Tom Rogic e Tommy Oar. Il primo, classe 1992, è sbarcato quest'anno in Europa per vestire la maglia del Celtic. Ha accumulato la miseria di 4 apparizioni con la nazionale maggiore, ma è senza dubbio il futuro di questa nazionale; ha margini di crescita e un'occasione unica al Mondiale per mettersi in mostra. Oar, invece, nonostante i 21 anni, sta vivendo la terza stagione olandese con la maglia dell'Utrecht; di cui è anche il numero 10. Dotato di una tecnica eccellente, spesso non viene sostenuto dal fisico fragile e minuto (169 cm). Potrebbe stupire tutti, Postecoglu compreso, che difficilmente lo farà partire titolare.
Tom Rogic

OBIETTIVO - Un cambio di allenatore a pochi mesi dall'inizio della competizione mondiale non è certamente un toccasana per il gruppo. Molti giocatori si sentono messi in discussione e a Postecoglu servirà un piccolo miracolo per rimettere in carreggiata spirito e gioco dei Socceroos; ad oggi, questa pare essere una nazionale che difficilmente potrà ambire al passaggio del girone.


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