mercoledì 16 ottobre 2013

Road to Brazil 2014 - BOSNIA

Scopriamo insieme le nazionali che saranno protagoniste ai Mondiali brasiliani della prossima estate, con i possibili pezzi pregiati del mercato estivo 2014. Today, focus on...Bosnia.
 

IL CAMMINO - La debuttante che tanti aspettavano è finalmente arrivata. La Bosnia-Erzegovina c'era andata vicino nel 2010, perdendo lo spareggio per andare in Sudafrica contro il Portogallo e, dunque, questa volta non ha voluto complicarsi le cose più del dovuto. Ha dominato il girone G, mettendo insieme la bellezza di 25 punti in 10 partite e precedendo Grecia, Slovacchia, Lituania, Lettonia e Liechtenstein. Artefici di questo successo - inaspettato solo per chi non abbia dato una rapida occhiata alla rosa bosniaca - sono senza dubbio Edin Dzeko (10 reti in 10 partite, vicecapocannoniere delle qualificazioni europee, secondo solo a Van Persie) e Vedad Ibisevic, autore di 8 marcature. Nella classifica mondiale per nazionali, la Bosnia si è assestata al 18° posto; un gran bel risultato per una squadra nata ufficialmente nel 1992.


LA SQUADRA - Safet Susic, tecnico bosniaco classe 1955, con un passato da giocatore al PSG e da allenatore in varie squadre turche, è in carica da dicembre 2009 e ha avuto la possibilità di lavorare molto e formare un gruppo solido e consapevole dei propri mezzi. Il modulo più apprezzato e maggiormente usato dal 58enne è il 4-4-2 a rombo, con la presenza di un mediano davanti alla difesa e un trequartista appena dietro la coppia d'attaccanti; contro il Liechtenstein - vista la semplicità della partita - ha provato anche il cosiddetto "albero di Natale", un 4-3-2-1 che potrebbe rappresentare l'alternativa tattica da portare ai Mondiali.
In porta il titolare è Asmir Begovic, portierone dello Stoke City classe 1987 che sta ben figurando in Premier League.
La difesa a quattro è affidata a due 'tedeschi': il capitano della squadra, il 33enne Emir Spahic del Bayer Leverkusen e, al suo fianco al centro del reparto arretrato, Ermin Bicakcic, dieci anni più giovane del compagno e in forza all'Eintracht Braunschweig. I terzini sono Vrsajevic (27 anni, Hajduk Spalato) sul lato destro e Salihovic su quello sinistro, centrocampista del Hoffenheim, riadattato terzino fludificante da Susic. Ervin Zukanovic (26, Gent) e Mensur Mujdza (29, Friburgo) sono i primi rincalzi nel ruolo di difensore centrale e terzino. Il centrocampo, pure a quattro, comprende giocatori di grande spessore tecnico, cominciando da Miralem Pjanic (Roma), che solitamente agisce sulla destra. Sulla fascia opposta, Senad Lulic (Lazio), giunto alla 29esima presenza con la nazionale bosniaca. Haris Medunjanin (ex Az Alkmaar e Valladolid, ora al Gaziantepspor) ha il compito di proteggere la difesa nel centrocampo a rombo, il suo 'complementare' sulla trequarti opposta è invece Zvjezdan Misimovic, in forza ai cinesi del Guizhou Renhe - ma con un passato europeo ad alti livelli - e capolista nella classifica dei più presenti con la selezione balcanica. Nella spedizione verdeoro della Bosnia potrebbero trovare spazio anche Elvir Rahimic, mediano 37enne del CSKA Mosca, bandiera del club moscovita e Izet Hajrovic, trequartista 22enne del Grasshoppers da tempo nel mirino di Genoa e Udinese.
Il parco attaccanti bosniaco non ha bisogno di alcuna presentazione: Edin Dzeko, bomber del Manchester City e capocannoniere di tutti i tempi della nazionale (31 reti), e Vedad Ibisevic, punta dello Stoccarda già arrivato a quota 19 gol e autore di grandi prestazioni nel cammino della squadra balcanica. A loro il compito di scardinare le difese avversarie.

LA STELLA - Edin Dzeko è il calciatore più rappresentativo della storica spedizione in terra brasiliana. Il 27enne di Sarajevo ha già superato quota 150 gol in carriera e si è imposto come uno dei migliori 'killer' d'area di rigore. Nel suo bagaglio tecnico rientrano il gran tiro che possiede (con entrambi i piedi) e il colpo di testa, grazie anche ai suoi 192 centimetri d'altezza. Sa proteggere palla e far salire la squadra e c'è da scommettere che con esterni del calibro di Pjanic e Lulic, il suo lavoro sarà molto più agevole. Ha dimostrato grande feeling anche con il compagno di reparto, Ibisevic e tutto il popolo bosniaco si aspetta molto dal proprio numero 11.

LA SORPRESA - La sorpresa numero uno è la Bosnia stessa. Quattro anni fa aveva sfiorato l'impresa, agli ultimi europei c'era andata ancora vicina (sempre eliminata agli spareggi dal Portogallo); l'impresa, insomma, era attesa e, in un certo senso, pronosticabile. A livello di giocatori, una piacevole scoperta (soprattutto in vista del mercato estivo) potrebbe essere Izet Hajrovic. Centrocampista offensivo classe 1991 che sta impressionando per rendimento con gli svizzeri del Grasshoppers; aveva già esordito con la Svizzera in un'amichevole, salvo poi accettare la chiamata della Bosnia, patria dei genitori. Alcuni club europei lo seguono da vicino e con un buon Mondiale troverebbe facilmente una sistemazione più prestigiosa in vista della prossima stagione.

OBIETTIVO - Posto che già la partecipazione è il miglior risultato possibile per una nazionale così giovane; Susic senza dubbio non si accontenterà di partecipare. Con una buona dose di fortuna nel sorteggio dei gironi, questa nazionale potrebbe superare il gruppo eliminatorio e ambire agli ottavi di finale.

Nessun commento:

Posta un commento