lunedì 14 ottobre 2013

Road to Brazil 2014 - IRAN

Scopriamo insieme le nazionali che saranno protagoniste ai Mondiali brasiliani della prossima estate, con i possibili pezzi pregiati del mercato estivo 2014. Today, focus on...Iran.

IL CAMMINO - L'Iran si presenta per la quarta volta nella sua storia all'appuntamento dei Mondiali di calcio, dopo aver disputato le edizioni 1978 (Argentina), 1998 (Francia) e 2006 (Germania). Non è mai riuscita a superare il girone eliminatorio, nonostante si sia tolta qualche soddisfazione, pareggiando con la Scozia nel 1978 e battendo gli Stati Uniti nel 1998 (2-1). Attualmente occupa il 48° posto nel ranking FIFA e ha guadagnato il pass per il Brasile grazie ad un ottimo cammino nelle qualificazioni asiatiche: al secondo turno si è agilmente sbarazzato delle Maldive con un risultato complessivo di 5 a 0, mentre nel terzo turno ha dominato il girone A, precedendo Giordania, Cina e Singapore. Nel quarto turno ha conquistato i Mondiali insieme alla Corea del Sud, Giappone e Australia, classificandosi primo nel proprio raggruppamento davanti, appunto, alla Corea del Sud, Uzbekistan (uscito poi sconfitto dallo spareggio con la Giordania), Qatar e Libano. I marcatori più prolifici di queste qualifiche sono stati Ansarifard, Jabbari e Nekounam, con tre reti a testa.


LA SQUADRA - Il tecnico Carlos Queiroz è una garanzia di professionalità ed esperienza; le panchine con Real Madrid, come assistente di Alex Ferguson con il Manchester United e con le cariche di selezionatore ricoperte con Portogallo, Emirati Arabi Uniti e Sudafrica, hanno evidenziato il carattere vincente dell'allenatore 60enne. Il modulo prescelto per il suo Iran varia dal 4-2-3-1 al 4-5-1, a seconda degli interpreti; rispetto al passato l'attenzione è diretta più sulla fase difensiva che sulla quella offensiva, scelta saggia in vista di un Mondiale che vedrà gli asiatici come 'cenerentola' del torneo. L'età media della formazione è abbastanza elevata (sfiora i 28 anni), con elementi di grande spessore, soprattutto a queste latitudini.
Tra i pali Queiroz si affida a Rahman Ahmadi, 33enne estremo difensore del Sepahan, formazione iraniana. Nonostante le sole 8 presenze in nazionale, il ct lusitano lo preferisce ai vari Davari (Eintracht Braunschweig), Lak (Tractor Sazi), Haghighi (Persepolis) e Makani (Naft Teheran), tutti con pochissimi caps in nazionale.
La difesa, indiscutibilmente a quattro, comprende Jalal Hosseini, il miglior difensore iraniano attualmente (Persepolis, 79 presenze in nazionale); Sadeghi (Esteghlal) e Montazeri (Esteghlal, capace di giocare anche come difensore laterale destro), come difensori centrali. I ruoli di terzini sono affare di Hashem Beikzadeh (anch'egli in forza all'Esteghlal), Koshro Heydari (altro elemento dell'Esteghlal, abile nel disimpegnarsi anche più alto a centrocampo) e Hajysafi, interessante 23enne del Sepahan che vanta già 55 partite con l'Iran, ai quali si affianca il già citato Montazeri.
Il centrocampo asiatico trova nel capitano Javad Nekounam (ora all'Esteghlal, ma con un ottimo passato all'Osasuna) il proprio muro davanti alla difesa: le 136 presenze e i 36 gol in nazionale parlano per lui. Al suo fianco, ballottaggio (anche a seconda del modulo tattico) tra Mojtaba Jabbari (30 anni, dell'Al Ahly), Andranik Teymourian (31 anni, Esteghlal) e Omid Ebrahimi (26, Sepahan). Posizionati molto alti sulle fasce, soprattutto nel 4-5-1, troviamo l'elemento di maggior spicco della nazionale, Ashkan Dejagah (27 anni), attualmente al Fulham e vittima di qualche infortunio di troppo. Sulla fascia opposta, quella sinistra, Masoud Shojaei (29, Las Palmas), in grado di ricoprire anche il ruolo di 'numero 10' dietro l'unica punta. A supplire l'assenza di Dejagah è stato sovente Mohammad Reza Khalatbari, punta mobile del Persepolis che non disdegna la fascia destra della trequarti.
In attacco, Queiroz ha dato ampio spazio a molti giocatori: da Karim Ansarifard, classe 1990 del Tractor Sazi, passando per Gholamreza Rezaei, attaccante tascabile del Persepolis, fino al titolare inamovibile (in vista dei Mondiali), Reza Ghoochannejhad, 26enne attaccante dello Standard Liegi, con 7 presenze e 5 gol in nazionale all'attivo.

LA STELLA - Ashkan Dejagah è il giocatore tecnicamente più abile del gruppo iraniano. Avendo passaporto tedesco, ha militato nelle selezioni giovanili tedesche fino all'under 21 (20 presenze con la Germania giovanile), prima di accettare la convocazione del Paese natio. Ha militato nell'Herta Berlino e nel Wolfsburg, prima di trasferirsi nell'estate 2012 al Fulham, per 2,5 milioni di euro. Finora ha collezionato solo 7 presenze con l'Iran e recentemente è stato escluso per molti problemi fisici che lo hanno afflitto nell'ultima stagione; ma ha già fatto sapere che si ritiene pronto per scendere in campo contro la Thailandia domani, nelle qualificazioni alla Coppa d'Asia. Il Mondiale può essere il miglior palcoscenico per riscattarsi e smentire i suoi detrattori che ha incontrato nel corso della carriera.

LA SORPRESA - Oltre a Hajysafi, terzino 23enne sopra menzionato, è davvero difficile trovare un elemento in grado di sorprendere in questa rosa. Se avranno chances di mettersi in mostra, la giovane coppia di attaccanti Azmoun - Jahanbakhsh potrebbe riservare qualche nota lieta. Il primo - già ribattezzato 'il Messi iraniano' è un classe 1995 in forza al settore giovanile del Rubin Kazan, ma che ha già avuto qualche possibilità di mettersi in mostra con la prima squadra (3 presenze e 2 gol tra campionato e Europa League); il secondo ha appena compiuto 20 anni e gioca nel NEC Nijmegen con discreta regolarità. Entrambi non hanno ancora esordito con la nazionale maggiore, ma sono tenuti in grande considerazione da Carlos Queiroz.
Sardar Azmoun

OBIETTIVO - Praticamente impossibile sperare nel passaggio del girone eliminatorio, anche se nel calcio tutto è possibile. I tifosi iraniani probabilmente si accontenterebbero di una vittoria nel gruppo, ma Queiroz, ambizioso di natura, vuole puntare più in alto. Il sorteggio dei gironi chiarirà le idee sulle reali possibilità dell'Iran in Brasile.

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